10 cose che forse non sapete su Internet

Ormai quasi tutti navighiamo su Internet: da casa, dall’ufficio, dai tablet e dagli smartphone, ma anche dai più “tradizionali” computer. Ma sappiamo veramente cosa c’è dietro Internet? Quali sono i numeri in ballo?  Curiosando in giro (su Internet, of course) ne sono venute fuori delle belle!

1 – Sono circa 3 miliardi le persone che hanno navigato almeno una volta su Internet: non pochi, ma nemmeno tanti se si tiene conto che in totale sulla Terra vivono oltre 7 miliardi di persone. Con l’attuale tasso di crescita degli utenti, però, ben presto si salirà di un altro miliardo di persone nel giro di pochi anni.

2 – Ogni giorno attraverso internet circolano circa 200 miliardi di e-mail. Di queste, però, ben l’80% è spam! In pratica, ogni 5 mail che riceviamo, 4 sono truffe, raggiri, pubblicità non volute. Occhio quindi a quello che ricevete nella vostra cassetta postale!

3 – Cos’è fisicamente Internet? Si tratta semplicemente di una serie di computer connessi tra loro. Grossi computer, con una grande capacità di archiviare dati e ridistribuirli a richiesta. Si stima che la sola Google abbia 900.000 server attivi, ma il totale complessivo conta parecchi milioni di server connessi tra loro!

4 – Su Internet circolano tantissimi dati, in questo istante, nel giro di un solo secondo, su Twitter vengono creati 11 account e inviati 5.700 tweet, su Youtube vengono caricate 2 ore di video e guardati 2.314 ore di video, Facebook realizza 52.696 Like e vengono creati 54.976 post, su Google vengono effettuate 4.608 ricerche, Amazon vende prodotti per un valore di 2.359$ e attraverso Whatsapp vengono inviati 219.907 nuovi messaggi. Un modo di vedere questa evoluzione è l’immagine qui a fianco, che mostra come crescono i numeri man mano che passa il tempo!

5 – Quanti dati circolano mensilmente su Internet? Difficile fare una stima precisa: nel marzo 2011 gli internauti scambiavano 21 exabyte di dati, ovvero un miliardo di gigabyte! Ma il 2011 è passato da un po’, e la nuova stima per il 2016 parla addirittura di uno zettabyte, cioè 1000 volte tanto! In pratica, un numero con 21 zeri.

6 – Youtube, il popolare sito per la visualizzazione di video, è stato comprato da Google nel 2006 ed è il terzo sito al mondo per visite dopo Google stessa e Facebook. Il video più guardato in assoluto è Gangnam Style di PSY, un cantante coreano che ha sfondato il muro dei due miliardi di visualizzazioni. Questo ha creato un problema tecnico a Youtube, perché il contatore è stato pensato per raggiungere “solo” 2.147.483.647 di visualizzazioni (in ambito informatico si conta tutto in potenze di 2, e in questo caso i 32 bit disponibili ). Il contatore è stato perciò portato a 64 bit, aumentando a un più rassicurante 9.223.372.036.854.775.808!

7 – Come gran parte dei grandi sviluppi tecnologici mondiali, anche Internet nasce per scopi militari. Negli anni ’60, in piena guerra fredda, viene infatti sviluppato negli Stati Uniti d’America ARPANET, una rete in grado di garantire comunicazioni efficienti e sicure tra diversi enti anche in caso di attacco da un potenziale nemico. Nel frattempo la tecnologia, evolvendosi, ha reso disponibili altre soluzioni più efficienti in ambito militare lasciando così che Internet si sviluppasse per un uso più “civile”.

8 – Poiché dall’efficienza dei server dipende anche il funzionamento di Internet, la tendenza è quella di concentrare in determinati posti – chiamati server farm – i server. Qui infatti è più semplice tenere sotto controllo tutto, dalla sicurezza dei dati a quella fisica dei computer. Ma una simile concentrazione porta con sé altri problemi: sappiamo benissimo che i computer scaldano parecchio, tanto che il consumo maggiore in questi posti è legato all’impianto di condizionamento! I produttori di componenti elettronici stanno lavorando per sviluppare soluzioni sempre meno energivore, mentre sul fronte dell’abbassamento delle temperature si stanno studiando sistemi più ingegnosi ed efficienti, come i datacenter posizionati vicino a fonti naturali di acqua (mare, fiumi ecc.) dai quali pescare acqua fresca per raffreddare meglio i componenti.

9 – Nel 1993 erano attivi sul web 623 siti. Vent’anni dopo è stato superato il miliardo e la cifra cresce attualmente di diverse centinaia di migliaia di siti ogni giorno! Un bel numero, che qualche anno fa ha creato qualche grattacapo a chi gestisce tutta l’infrastruttura del web: in termini di numeri, il protocollo di Internet (chiamato IPv4) era in grado di gestire “solo” 4,3 miliardi di indirizzi. Con l’utilizzo del protocollo IPv6, invece, questo numero è stato elevato a ben 340 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di indirizzi. Sufficienti per stare tranquilli per un bel po’, anche in previsione della rivoluzione dell’Internet of Things.

10 – Il primo website creato è ancora on-line. Non possiede grafica strabiliante, né audio o video. Si tratta di una tipica applicazione di HyperText Transfer Protocol (è da qui che deriva l’acronimo HTTP), nella quale è possibile passare da una pagina all’altra semplicemente cliccando con il mouse sull’apposito link (a proposito: il mouse è stato brevettato nel 1967 da Douglas Engelbart, e ancora oggi questi dispositivi si basano sulla tecnologia ideata quasi 50 anni fa!).