10 cose che forse non sapete sui Lego

Un paio di settimane fa sono andata a visitare la Fabbrica del Vapore, a Milano: lì stavano costruendo la più alta torre realizzata con i mattoncini Lego (record poi ufficialmente battuto con ben 35,05 metri di altezza!). I Lego sono stati una mia passione da bambina, ci giocavo spesso (ero un po’ ingegnere anche da piccola!). Curiosando sul web ho scoperto un bel po’ di cose interessanti inerenti questi mattoncini colorati di plastica.

1 – Con circa 650 milioni di gomme prodotte nel 2014, Lego è tra le prime aziende al mondo produttrici di pneumatici! Qualcuno potrebbe obiettare che non si tratta degli stessi pneumatici di GoodYear, Pirelli e compagnia bella, ma a me piace pensarla così :-p

2 – Il nome Lego è stato registrato nel 1937 e deriva dall’unione delle parole danesi legt godt che significa “gioca bene”. Direi che milioni di bambini (ed ex bambini) non possono che confermarlo!
Nel corso degli anni il logo ha subito diverse modifiche, ma in definitiva è rimasto lo stesso e possiamo affermare che porta bene i suoi quasi 80 anni di vita!

3 – Lego è molto attenta all’ambiente e all’impatto che la produzione delle costruzioni ha sul nostro pianeta. Per questo ha istituito il Lego Sustainable Materials Centre per la ricerca e l’uso di alternative più sostenibili alle materie prime utilizzate oggi. I mattoncini sono infatti in ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene), un polimero termoplastico estremamente stabile nel tempo. Pensate infatti alle costruzioni che avete riposto in cantina 20 o 30 anni fa: si incastrano perfettamente tra loro ancora oggi! Trovare una alternativa è un’impresa complessa anche per questo, ma sono certo che alla Lego sapranno trovare l’idea giusta!

4 – I mattoncini in plastica furono introdotti nel 1947: nei primi 10 anni di vita, infatti, Lego produceva costruzioni in legno. Un incendio in uno stabilimento nei primi anni 60 sancì il definitivo abbandono del legno a favore della plastica, più sicura e facile da lavorare.

5 – Il 2003 è stato una anno difficile per Lego: i bambini preferivano i videogiochi alle

costruzioni, e l’azienda fu costretta a licenziare parecchi dipendenti. Fortunatamente l’azienda trovò ben presto il modo di riprendersi, creando linee legate a personaggi di Harry Potter, Spiderman, Star Wars, Spongebob ecc., ma anche di giocatori di basket e, per la prima volta, realizza videogiochi che ben presto venderanno milioni di copie (Marvel Super Heroes, Star Wars, Pirati dei Caraibi, Batman, DC Comics Super Heroes, Teenage Mutant Ninja Turtles e molti altri).

6 – Gli standard qualitativi della Lego sono elevatissimi: pare infatti che solo 18 pezzi su un milione tra quelli stampati non raggiungano la qualità imposta dall’azienda: in altre parole, poco scarto e molto gioco!

7 – Non esiste un limite al numero di mattoncini incastrabili tra loro. Al momento la scatola con il maggior numero di pezzi da montare tra loro è quella del Taj-Mahal, con 5922 pezzi, seguita dalla Morte Nera della serie Star Wars con 3803 pezzi e dalla Tour Eiffel (3428 pezzi).

8 – Lego ha aperto molti negozi in giro per il mondo. Una delle caratteristiche di questi negozi fu la creazione del sistema Pick-A-Brick (scegli un mattoncino), che permette di acquistare specifici modelli di mattoncini, in pezzi singoli ma anche in grandi quantità!

9 – Attraverso il sito Lego Ideas è possibile sottoporre all’azienda progetti personali realizzati con i mattoncini colorati. Se ritenuti validi, Lego li metterà in produzione! La scelta si basa anche sui voti che ricevono dagli utenti, quindi se volete che il vostro progetto venga realizzato dovete coinvolgere più amici possibile!
Per realizzare il vostro progetto potete usare il software Lego Dgital Design: c’è sia per Windows che per Mac.

10 – I responsabili del marketing della Lego hanno biglietti da visita molto particolari: al posto dei soliti cartoncini, infatti, hanno omini Lego con le loro fattezze e i riferimenti (nome, e-mail, telefono ecc.) incisi sopra!


Le foto pubblicate sono state prese dal sito Lego, da internet e dal mio archivio fotografico.