Mancano pochi giorni a Expo Milano 2015: un viaggio straordinario tra idee, colori, sapori, musica design…
L’alimentazione è il fabbisogno primario e attorno a questo ruota un mondo: acqua, terra, sole, biodiversità, clima.
In gioco ci sono le sfide future dell’umanità e l’Italia ha scelto un tema fondamentale: il food, il gusto, l’amore per ciò che è buono, naturale e che affonda le proprie origini nella storia del made in Italy.
Il claim principale è “nutrire il Pianeta, energia per la vita”, un tema che va molto oltre il semplice concetto del cibo: raccoglie infatti l’intera storia industriale italiana, la vita quotidiana delle imprese del settore attraverso mondi produttivi che ci fanno conoscere, apprezzare e crescere nel mondo.
La cultura alimentare è la vera sfida dell’Expo e la proposta della filiera è nutrire in modo sano, sicuro e soprattutto sostenibile.
L’Italia può vantare tradizione, qualità, varietà, innovazione e tecnologia.
Questo comporta l’impegno di tutti, soprattutto di un’industria moderna e attenta.
Nel comparto agroalimentare vengono coinvolte l’industria alimentare, l’agricoltura, le macchine, gli impianti, le tecnologie per la produzione, la conservazione, la trasformazione, il packaging e la distribuzione. Questo significa che il tema scelto è in grado di abbracciare tutta l’Italia: tutti i settori industriali, i servizi, le imprese grandi e piccole, i costruttori di impianti e gli utilizzatori, ma anche la logistica e la piccola e grande distribuzione.
Sul fronte della sostenibilità, poi, un capitolo a sé è quello legato al consumo attento: evitare gli sprechi, a ogni livello della filiera, può portare un significativo margine economico (per le imprese) e sociale (per la comunità).
Proprio per questo Confindustria presenta una mostra dal titolo “Fab-Food – la fabbrica del gusto italiano” che vuole raccontare in modo consapevole la cultura dell’alimentazione sostenibile. La mostra è di forte impatto emozionale e sensoriale, ma attraverso un percorso tecnologico di tutta la filiera è possibile capire come ogni prodotto nasca, quali risorse siano necessarie e quali le tecnologie per produrre.
Ma, soprattutto, si vuole raccontare la qualità, la sicurezza di tutte le fasi di lavorazione, produzione, imballaggio simulando spazi di fabbrica, e l’innovazione tecnologica che fa parte del Dna delle aziende italiane.
Alla fine tutto si riconduce al sostenibile: è necessario amare le risorse del nostro pianeta per riuscire a produrre in modo consapevole.