Tra le cose più strane che la terra ha saputo regalarci, ci sono sicuramente le enormi sfere di pietre – Moeraki Boulders – adagiate su una spiaggia della Nuova Zelanda. Sparpagliate come biglie sulla battigia, se ne contano oltre una cinquantina – tra integre e frantumate – con diametri da 50 centimetri fino a 3 metri e tonnellate di peso.
La spiaggia si trova nella regione di Otago, nella parte sud-orientale dell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, tra le località di Moeraki e Hampden.
Enormi, misteriosi, visibili soprattutto con la bassa marea, i Moeraki Boulders sono opera di un processo simile a quello di creazione delle perle che ha aggregato sedimenti in milioni di anni insieme all’erosione dell’acqua.
Moeraki Boulders: la leggenda
Eppure attorno a questi giganti aleggia qualcosa che spazia tra l’alieno e la leggenda.
Una leggenda Maori cerca di spiegare il mistero della presenza sulla spiaggia di questi enormi palle di roccia. Secondo i Maori le rocce sferiche non sono altro che i resti del naufragio – a seguito di una tempesta – della canoa Arai Te-Uru.
Le rocce sferiche sarebbero grandi ceste sferiche che contenevano cibo, zucche e patate giganti e che si sono pietrificate sulla sabbia.
La scogliera che si estende dalla spiaggia di Shag Point è lo scafo della grande canoa, mentre il promontorio roccioso è il navigatore.
Molte delle colline portano i nomi dei membri dell’equipaggio e dell’onda che ha sommerso l’imbarcazione.
Sicuramente questa leggenda aggiunge fascino a questa località così surreale da non sembrare sulla terra soprattutto se ti avvicini al tramonto o all’alba. Ovviamente per apprezzarle al meglio (e soprattutto vederle tutte e 50) è necessario recarsi in bassa marea.
Noi abbiamo avuto la fortuna che la bassa fosse molto vicino all’alba e al tramonto e abbiamo potuto ammirare Moeraki Boulders ancora con un velo di acqua.
La spiegazione scientifica è sicuramente meno avvincente: piccole quantità di materiale come carbonato di calcio, biossido di silicio, solfuro di ferro o ossido di ferro dissolte nell’acqua hanno iniziato ad aggregarsi intorno al materiale organico presente nel sedimento marino fangoso; conchiglie e frammenti di piante agiscono come collante e si cristallizzano. I milioni di anni hanno fatto il resto creando globi rocciosi immensi.
Ma qualsiasi spiegazione vera o falsa, nulla toglie alla magia Moeraki Boulders che è in grado di regalare!