Expo: giro intorno al mondo 1.0

“L’Italia s’è desta, siam pronti alla vita”, queste parole sono risuonate alla cerimonia d’apertura dell’Expo 2015 e queste stesse parole sono scritte sulle pareti dei padiglioni delle diverse nazioni presenti.

Ogni paese racconta in modo diverso come “è pronto alla vita”, come vuole scrivere il proprio futuro. L’Expo quest’anno ha un grandissimo significato: creare la vita attraverso la cultura e il rispetto della natura, delle risorse. Il cibo e i frutti della terra sono l’energia per andare avanti, sono la base per creare i mattoni per le prossime generazioni.
Persino l’architettura esterna racconta la lotta dell’uomo per la vita, come strappare al deserto e alla sabbia della terra e renderla coltivabile: l’orto verticale del padiglione Israele; la facciata laterale del Kuwait presenta un esempio delle serre e dei sistemi di coltura idroponica; le fattorie e le serre nel deserto del Qatar; terra, cibo, energia e acqua si intrecciano nel padiglione degli Emirati Arabi Uniti.
La Cina, nel suo padiglione, ricorda come l’uomo sia parte integrante della natura e illustra le tradizioni culturali e i progressi nei campi dell’agricoltura analizzando i passi compiuti nell’uso razionale delle risorse per garantire cibo per tutti. Il filo conduttore è la ricerca di equilibrio tra gli esseri umani e l’ambiente, tra l’umanità e la natura.
L’acqua è uno degli elemento importanti per il nutrimento e la vita, ma soffre a causa di inquinamento, sprechi ed eccessivo sfruttamento. Il fior di loto – simbolo del Vietnam –  è stato scelto per veicolare il messaggio di proteggere l’ambiente e le risorse idriche, poiché nasce dal fango esplodendo in una disarmante bellezza ma ha la capacità di purificare l’acqua in cui vive.