I mille colori del Perù: i bambini

Il Peru classico è un viaggio straordinario che permette di scoprire la storia di un popolo attraverso le città, i monumenti, i reperti archeologici, antiche costruzioni e rovine; ma se si riesce a trovare una guida locale disposta a portarti nei villaggi, nei mercatini non turistici e percorrere le piccole stradine andine allora è possibile assaporare momenti di vita vissuta.

Io sono stata fortunata in questo: infatti la mia guida ci ha portato in luoghi remoti dove non c’erano turisti, dove vige ancora il baratto, dove vivono in modo semplice coltivando la terra, curando animali, dove tutti si aiutano, dove ogni cosa è di tutti. E ho trovato un mondo diverso fatto di colori, di sguardi e di gesti. È molto diverso dal nostro modo di vivere, qui tutto è naturale, genuino, tranquillo. Molte volte rimani sconvolto soprattutto se in una strada polverosa trovi un bimbo piccolo che, sdraiato per terra, mangia un biscotto e gioca. Il primo istinto è quello di prenderlo in braccio e portarlo in un luogo sicuro, ma se ti guardi attorno vedi che non è solo: gente alla finestra, una donna seduta su una sedia, una bambina che ride…

Qui vi propongo solo alcuni scatti di bambini che rappresentano l’anima e il futuro di un popolo.

E come scriveva Gianni Rodari  “Quanto pesa una lacrima? Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra” tra queste foto potete notare sguardi profondi che normalmente non dovrebbero segnare il volto di un bambino.

Ma anche sorrisi per le piccole cose poiché, come diceva Osho Rajneesh, “Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell’uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Quel segreto è anche il mio. Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l’aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia. È qui e ora. Non pensa al passato, non pensa al futuro. E qualsiasi cosa fa, la fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa”.