La fotografia in viaggio – parte 6

Dopo aver analizzato in modo minuzioso ogni dettaglio del nostro viaggio, proviamo a ipotizzare la struttura di un corredo in funzione delle esigenze di ciascuno di noi.
Naturalmente sarebbe bene che un kit di pulizia, il manuale e gli altri accessori citati in precedenza rientrassero in ciascuno di essi.

Fotografo “small” – Una fotocamera compatta, in grado di offrire una focale equivalente di circa 28-105 mm, potrà soddisfare le esigenze di molti utenti. Un paio di schede di memoria per otto gigabyte totali e il caricabatterie (o pile di scorta, se vengono impiegate le comuni pile stilo AA) garantiranno una sufficiente autonomia durante il viaggio. Piccoli accessori quali un treppiede portatile e una custodia da cintura completano il corredo.
Pro: peso e volume estremamente contenuto, sufficiente in condizioni di luce ottimali.
Contro: inadatto in condizioni di luce scarsa, non molto versatile, elevato shutter lag (il tempo trascorso tra la pressione del tasto di scatto e l’effettiva ripresa dell’immagine, a volte superiore a un secondo).
Fotografo “medium” – Una fotocamera bridge o una reflex entry level con un obiettivo tuttofare (focale equivalente pari a circa 28-300) coprono gran parte delle situazioni tipiche di ripresa. Anche in questo caso, un paio di batterie e un quantitativo adeguato di memorie (sedici gigabyte in jpg garantiscono spazio per almeno 2000 foto in jpg) permettono di concludere il viaggio in totale sicurezza. Un piccolo treppiede e una borsetta a tracolla si rivelano spesso buoni compagni di viaggio.
Pro: buona qualità delle immagini, versatilità e praticità di utilizzo, discreta trasportabilità.
Contro: gli obiettivi, in genere poco luminosi, possono rivelarsi insufficienti in condizione di luce scarsa o con movimento rapido dei soggetti.
Fotografo “large” – Per un corredo simile occorre almeno una reflex (meglio due) con un adeguato numero di obiettivi per coprire focali comprese tra i 18 e i 400 mm. Tre o quattro lenti zoom coprono agevolmente questo range con una buona qualità di immagine. Almeno due batterie per ciascun corpo macchina (meglio ancora se sono dello stesso tipo), un flash esterno, 32/64 gigabyte di memoria, un treppiede robusto e una borsa (o zaino) capiente permettono di sfruttare al meglio la fotocamera.
Pro: estrema versatilità, buona qualità delle foto in ogni condizione di luce.
Contro: ingombro considerevole, adatta in viaggi prettamente fotografici, costo medio/alto dell’attrezzatura.
Fotografo “extra-large” – A questa categoria appartengono quei fotografi che devono realizzare un vero e proprio servizio: che si tratti di piacere o di lavoro, in questo caso è indispensabile rientrare a casa (o in studio) con le immagini richieste.
Sarà opportuno equipaggiarsi con almeno due corpi reflex, full frame e/o in formato ridotto, un discreto numero di batterie, obiettivi dai 10 o 12 mm di focale fino ai 400-600 mm (sia tramite lenti zoom, sia fisse) e ottiche macro, un centinaio di Gb di memorie, un computer portatile e un disco esterno per il backup dei dati, un paio di borse di differente capienza o un trolley fotografico, un paio di flash e un treppiede o monopiede.
Non devono inoltre mancare piccoli ma importanti accessori come il cavo o il telecomando per lo scatto remoto, un sistema per la ricarica delle batterie in condizioni particolari (in auto, tramite pannelli solari ecc.) e, se si vuole vivere di fotografia, i biglietti da visita con e-mail e riferimento al proprio sito web con portfolio.
Prendete in considerazione l’impiego di una valigia rigida resistente all’acqua e alla polvere, di uno scafandro per fotocamera per le riprese subacquee o qualunque altra cosa possa rendersi utile in funzione del tipo di foto da realizzare e del luogo nel quale verranno riprese.
Pro: possibilità di realizzare virtualmente ogni tipo di scatto in ogni condizione, elevata qualità delle immagini, attrezzatura ridondante (garanzia in caso di guasti).
Contro: ingombro elevato, attrezzatura molto costosa, adatto a viaggi organizzati in funzione del servizio fotografico.

Pronti? Partenza!

Alcuni lettori, scorrendo questo vademecum, si saranno chiesti quanto sia impegnativo preparare un viaggio: non solo hotel da prenotare, voli da acquistare o pacchetti da confermare, ma addirittura una lunga serie di condizioni da soddisfare per fare qualche foto.
“Dopotutto voglio solo fare qualche foto, non intendo portare a casa un servizio per il National Geographic!”. Forse qualcuno ricorda la straordinaria sequenza dell’attacco di alcuni leoni a una mandria di gnu avvenuta nel parco Kruger, in Sudafrica, qualche anno fa: quelle immagini hanno fatto il giro del mondo e – indovinate un po’ – sono state riprese da un videoamatore e non da un professionista dotato di una costosa attrezzatura. Si tratta di un colpo di fortuna, ma la prontezza e la capacità di effettuare quelle particolari riprese hanno fatto la differenza!
Che si tratti di animali, persone o paesaggi, non occorre seguire tutte queste indicazioni, ma può essere utile cominciare stilando una lista delle cose da fare e dell’attrezzatura che vogliamo portare con noi (immaginate cosa significhi dimenticare il caricabatterie o le schede di memoria).
Il resto verrà da sé, con l’esperienza e l’iniziativa del fotografo. Viaggiando, scattando e sbagliando si impara.