Una tappa obbligatoria nel West degli Stati Uniti: il Bryce Canyon

Il Bryce Canyon è un must tra i parchi dell’ovest americano. Si trova nello Utah ed è aperto tutto l’anno per escursioni, visite turistiche e attività fotografiche.

Qui si trovano alcune delle rocce più colorate – dalle varie sfumature di rosso e arancione, fino al giallo, al rosa e al bianco – come gli “hoodoos”, singolari pinnacoli scolpiti da fenomeni naturali d’erosione che hanno un’altezza da 1,70 metri fino a 30 metri.

Nonostante il nome, non è un vero e proprio canyon: infatti si compone di una serie di anfiteatri a forma di cavallo, tra i quali il Bryce Amphitheater.
Bryce Canyon ha una ricca e complessa storia geologica di sedimentazione ed erosione, una superficie di 145 km² e un’altitudine che varia tra 2400 m e 2700 m.
Nel parco ci sono molte cose da vedere e da fare, per questo consiglio di pianificare almeno un paio di giorni. E’ organizzato benissimo e i tantissimi sentieri (trails) a disposizione portano alla scoperta di scorci bellissimi, archi naturali, pinnacoli dalle forme insolite, guglie seghettate.
Vi consiglio vivamente una passeggiata lungo uno dei numerosi sentieri per ammirare le guglie rosse e gialle che si stagliano nel blu del cielo: la sensazione che proverete sarà quella di trovarvi su un altro pianeta.

Tra i 56 km di passeggiate, i due sentieri più classici sono il Queen’s Garden Trail ed il Navajo Loop che, combinati tra loro, danno la possibilità di fare un’escursione di grande impatto visivo nei luoghi più interessanti del parco. La partenza si trova in prossimità del Sunrise Point e la lunghezza totale è di poco più di 5 km. 
Se, invece, si ha poco tempo è possibile percorrere la strada principale – lunga circa 30 km – e godere dei 14 punti panoramici, tra i quali Sunrise Point, Sunset o Inspiration Point, Bryce point. Volendo è possibile utilizzare la navetta gratuita (solo nel periodo estivo) che porta a tutti i punti panoramici.